Noi e la dieta: è guerra?

Ci sono situazioni in cui è difficile raggiungere l’obiettivo di una sana alimentazione, e non mi riferisco solo a coloro che si mettono a dieta per perdere chili di troppo, ma anche a quelle persone che per motivi di salute importanti, come il diabete, l’obesità, la celiachia, devono attenersi a delle diete che non riescono a rispettare, non si riesce a seguire il regime alimentare prescritto.

Seguire una dieta è molto  difficile, ci si sente limitati, diversi dagli altri (che nella nostra fantasia possono mangiare liberamente quello che vogliono e quanto ne vogliono), si prova un profondo senso di frustrazione e fallimento quando non si raggiungono gli obiettivi di dimagrimento, il senso di colpa per avere ceduto a delle trasgressioni alimentari, il sentimento di estrema fragilità personale rispetto alla dimensione del cibo e del nutrimento, la sensazione di essere deprivati. A questo si aggiungono una serie di effetti psicologici che si possono manifestare quando ci si sottopone a un regime alimentare restrittivo: irritabilità, malumore, depressione, senso di colpa. Questi aspetti Continue reading “Noi e la dieta: è guerra?”

Impara a pensare per dimagrire!

 

CAMBIARE I PENSIERI PER CAMBIARE PESO

Noi donne lottiamo continuamente contro il nostro peso, aspiriamo a silhouette modellate e scolpite, corpi tonici per apparire seducenti. Tutto questo ci fa sentire forti e sicure di noi, perché sentirci bene nel nostro corpo ci fa sentire bene in generale con noi stesse e ci rende più sicure. Se questo appare come un processo positivo di crescita e miglioramento di sé, può però diventare una spirale di sofferenza e patimento: rischiamo di rincorrere questa perfezione del corpo senza riuscirci, e per questo di deprimerci e mettere in discussione tutto di noi stesse. Si instaura quel meccanismo per cui se non siamo magre, non siamo belle e quindi non piacciamo e siamo delle sfigate, delle fallite, delle persone noiose e brutte da cui tutti vogliono allontanarsi!

Rischiamo che questa ricerca della bellezza, che corrisponde alla ricerca della magrezza, diventi un’ossessione, non riusciamo a vedere altro di noi stesse se non questo. Se basiamo la nostra autostima sul peso del nostro corpo rischiamo di perdere ogni pensiero positivo su noi stesse. Se non raggiungiamo la nostra forma perfetta corriamo il pericolo di passare molto tempo a guardarci e criticarci allo specchio, di pensare a tutte le cose negative di noi stesse piuttosto che guardare alle cose meravigliose che abbiamo e che potremmo ottenere facilmente.

Vi dico questo perché vorrei mettervi in guardia dalle trappole che il desiderio di essere più magra  porta con sé, non voglio negare che a tutte fa piacere sentirsi bene nel proprio corpo, ma bisogna anche imparare ad accettare la propria fisicità, e a valorizzare quello che abbiamo indipendentemente dai canoni di bellezza che i media ci propinano. Mi rendo conto che la voce fuori dal coro, o il corpo fuori dal coro sia un obiettivo difficile da difendere, ma credo che al primo posto vada sempre messo il benessere della persona, anche se questo significa avere 5 kg in più sulla bilancia!

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Fame emotiva..quando le emozioni diventano cibo

A molti sarà capitato di consolarsi con il cibo dopo una giornata pesante: un pò di cioccolata, un gelato o dei biscotti, un pacchetto di patatine fritte aiutano a superare le frustrazioni del momento.

Per alcuni, però, tutto questo diventa un’abitudine. Usano il cibo come un modo usuale per gestire emozioni negative. Accade, allora, che l’alimentazione e i suoi scopi si modificano: non si mangia più perchè si ha fame, ma piuttosto perchè ci si sente tristi, arrabbiati, vuoti, depressi, annoiati. Questo tipo di comportamento diventa automatico, incontrollabile tanto da generare un vero e proprio problema sentito come ingestibile e di cui si fa fatica a parlare.

Le persone che usano il cibo come antidoto alle emozioni, vivono questa situazione con vergogna e senso di colpa, e per tale motivo raramente chiedono un aiuto per uscire da questo vortice. Hanno la convinzione che non si possa far nulla. In questi casi l’alimentazione assume uno schema incontrollato e ingestibile, aprendo la strada alle abbuffate compulsive.

 

COSA ACCADE QUANDO CI SI ABBUFFA? 

Si prova una voglia irrefrenabile di cibo, è una forza potente che spinge a mangiare, talmente forte da catalizzare tutta la nostra attenzione sul cibo e su come procurarcelo. Così ci mettiamo in macchina per dirigerci al supermercato, o ci alziamo dalla nostra scrivania per andare al distributore di merendine dell’ufficio. Continue reading “Fame emotiva..quando le emozioni diventano cibo”