A molti sarà capitato di consolarsi con il cibo dopo una giornata pesante: un pò di cioccolata, un gelato o dei biscotti, un pacchetto di patatine fritte aiutano a superare le frustrazioni del momento.
Per alcuni, però, tutto questo diventa un’abitudine. Usano il cibo come un modo usuale per gestire emozioni negative. Accade, allora, che l’alimentazione e i suoi scopi si modificano: non si mangia più perchè si ha fame, ma piuttosto perchè ci si sente tristi, arrabbiati, vuoti, depressi, annoiati. Questo tipo di comportamento diventa automatico, incontrollabile tanto da generare un vero e proprio problema sentito come ingestibile e di cui si fa fatica a parlare.
Le persone che usano il cibo come antidoto alle emozioni, vivono questa situazione con vergogna e senso di colpa, e per tale motivo raramente chiedono un aiuto per uscire da questo vortice. Hanno la convinzione che non si possa far nulla. In questi casi l’alimentazione assume uno schema incontrollato e ingestibile, aprendo la strada alle abbuffate compulsive.
COSA ACCADE QUANDO CI SI ABBUFFA?
Si prova una voglia irrefrenabile di cibo, è una forza potente che spinge a mangiare, talmente forte da catalizzare tutta la nostra attenzione sul cibo e su come procurarcelo. Così ci mettiamo in macchina per dirigerci al supermercato, o ci alziamo dalla nostra scrivania per andare al distributore di merendine dell’ufficio. Continue reading “Fame emotiva..quando le emozioni diventano cibo”